Cazzi Miei

Wednesday, October 18, 2006

Perchè proibire?

Mi chiedo come nel XXI secolo si possa parlare ancora di proibizionismo, credo che proibire a priori a una persona di poter fare una scelta sia sbagliatissimo e controproducente per vari motivi:

- è un incentivo per chi è anticonformista a violare una determinata regola, è una vecchia storia ormai;

- confina l'apertura mentale del cittadino medio, indispensabile in un periodo di globalizzazione come quello che stiamo attraversando;

- mette nella condizione di violare la legge persone che hanno determinate abitudini, ad esempio drogarsi, affollando così tribunali ed anche carceri già fin troppo impegnati a causa dell'accanimento di molti giudici;

- impone la disinformazione su certi argomenti tabù lasciando così nell'ignoranza praticamente tutti (non si può fare, quindi anche parlarne può apparire sbagliato o immorale), vedi ad esempio i tossicodipendenti abbandonati al loro destino, colpevoli principalmente di incoscienza (è ovvio), ma anche vittime di questa realtà disinformata;

- genera una società che si occupa solamente di etichettare chi è diverso invece di istruirlo e fargli capire le conseguenze che una determinata scelta può provocare, in questo modo c'è regresso, non progresso.

- impedisce di godere del diritto alla base di praticamente tutte le costituzioni appartenenti a democrazie che è quello della ricerca della felicità, senza libertà di poter scegliere cosa è meglio per se stessi non è possibile essere felici.

Detto questo, continuerò ancora a meravigliarmi di questa assurda realtà e spero che un giorno si arrivi a realizzare che è una grande cazzata, anche perchè non capisco cosa ci guadagnino i vari governi/potenti del mondo, è anche un nuovo business da un certo punto di vista.

Non posto nessun link, perchè ritengo sia un argomento che va al di sopra dell'opinione politica e purtroppo praticamente tutti i gruppi antiproibizionisti (o almeno quelli che ho conosciuto personalmente) sono politicamente faziosi e sfruttano l'argomento per accaparrarsi elettori, cosa che mi disturba molto.

Tuesday, October 17, 2006

Porno Olimpiadi

Fantastico...



E non finisce qui :-D

Software libero

Ho letto su Rolling Stone di ottobre un articolo sul software libero, al quale viene attribuito un epiteto davvero sbagliato per come la vedo io: "Elettrocomunismo"; ora, non per cadere in un luogo comune, ma il comunismo è un'utopia, il software libero no, è una realtà, esiste da 20 anni ormai, solo che non è pubblicizzato granchè perchè riesce a sopravvivere grazie a fondi inviati da simpatizzanti, ma soprattutto grazie alla competenza dei programmatori che aderiscono al progetto GNU (seguite il link per comprendere la filosofia del progetto).

Chiudendo la parentesi introduttiva posso esporre il mio pensiero su quello che per me è il software libero, ovvero una benedizione in un mondo governato dal denaro e dal potere, può aiutarci a comprendere bene che cosa è la meritocrazia; chi aderisce a tale progetto (chiunque può farlo senza imposizione alcuna), ha la possibilità di poter utilizzare un software con licenza GNU come meglio crede, si può modificare (essendo open source si può personalizzare come si ritiene più opportuno), vendere servizi collegati ad esso o più semplicemente utilizzarlo, fate attenzione a questa parola che purtroppo da un po' sta perdendo di significato, liberamente.

Capisco che possa essere poco chiara questa mia descrizione, ma invito chiunque legga questo post a cercare di comprendere tale filosofia e di abbracciarla, perchè così facendo si da merito al merito, gratis senza spendere soldi, obiettivo contrario rispetto a quello del business monopolistico che ci impongono i grandi media con pubblicità ingannevoli. Aprite gli occhi il mondo del software utile e libero è ben più vasto di quello che si possa immaginare fermandosi alle apparenze.


Lo GNU filosofico, icona del progetto.

Tuesday, October 03, 2006

Dittatura mediatica?

Una notizia che ha dell'incredibile nel 2006 e soprattutto dopo tutte le prediche sulla libera informazione fatte da questo governo, in breve:
il 28 settembre c'è stata una importante riunione in parlamento per discutere del caso Telecom durante la quale il presidente del consiglio Romano Prodi è stato più volte interrotto da fischi e schiamazzi mentre cercava di pronunciare una frase, un dj ha deciso di farne una parodia rap con base musicale. Il TG2 ha pubblicato un servizio su questa parodia che sta spopolando su internet, proprio per questo servizio ora alcuni esponenti del centro sinistra stanno cercando di capire se ci sono gli estremi per citare in giudizio la testata giornalistica per vilipendio al governo.


Link correlati (di due testate di pensiero differente):

Articolo TgCom
Articolo Corriere Della Sera

Qui sotto il video: